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L'ampolla di Aclepio - La cervicalgia

La scapola come fulcro dei movimenti degli arti superiori

di Enrico Colmi

LA CERVICALE
La colonna vertebrale, nella sua porzione cervicale, oltre a svolgere la sua funzione fondamentale di sostegno e di coordinazione dei movimenti del capo, gioca un ruolo fondamentale nella regolazione posturale dei movimenti degli arti superiori. Dal punto di vista dinamico costituisce uno dei componenti della catena cinetica* degli arti superiori .
Inoltre dalla colonna cervicale partono e arrivano:

  1. l’innervazione
  2. la circolazione arteriosa e venosa
  3. la circolazione linfatica
  4. la circolazione energetica (meridiani)

degli arti superiori.

Si comprende così l’importanza di agire sulla colonna cervicale in gran parte delle patologie che interessano gli arti superiori e come d’altra parte problemi legati in origine alla colonna cervicale possano in un secondo momento coinvolgere in vario modo localizzazioni diverse negli arti superiori.

* Concetto di CATENA CINETICA. In ogni tipo di movimento sono interessati vari distretti o segmenti del corpo che intervengono nel loro insieme alla realizzazione di quel determinato movimento; per questo in caso di patologia localizzata in un certo distretto si pone la necessità di agire non solo sull’area interessata direttamente, ma su tutta la catena cinetica coinvolta. In questo caso: cervicale > dita; mano>cervicale.


LE SCAPOLE
Ma nella catena cinetica degli arti superiori intervengono in maniera fondamentale le scapole.
Le scapole sono Il fulcro del movimento degli arti superiori.
L’utilizzo delle spalle (articolazione scapolo-omerale) per dare l’impulso ai movimenti degli arti superiori costituisce una manovra errata, posturalmente scorretta.

  1. Il movimento parte dal centro (fulcro) e non dalla periferia. Un esempio è quello della ruota: far partire un movimento circolare dalle mani è come applicare una forza sulla circonferenza della ruota, con un grande dispendio energetico; se il movimento parte dal centro (le scapole), con un piccolo movimento centrale si applica una gran forza alla periferia, con un grosso risparmio energetico (ovvero di fatica).

  2. I movimenti sono più ampi, in tutte le direzioni.

  3. Il movimento è economicamente vantaggioso, perché si utilizzano muscoli profondi, più potenti e finalizzati allo scopo, mantenendo relativamente rilassati i muscoli superficiali e periferici degli arti superiori.

  4. L’articolazione scapolo-omerale lavora in maniera corretta, con la testa dell’omero libera di ruotare all’interno dell’acetabolo.

Attenzione: i movimenti della scapola non devono coinvolgere la colonna vertebrale, il cingolo scapolare è del tutto indipendente. Se i movimenti sono corretti i muscoli profondi lavorano seguendo la loro direzione principale (orizzontale o verticale).
 

Patologia degli arti superiori
Tensioni e posture scorrette a livello cervicale e dell’articolazione scapolo-omerale provocano problemi non solo localizzati, ma che si trasmettono a tutto l’arto. (esempio: tunnel carpale). In questi casi se non si interviene anche sulla causa originaria, l’ intervento è spesso destinato all’insuccesso.
Problemi localizzati all’articolazione della spalla possono verificarsi per cause acute (soprattutto traumatiche). Esempio di patologia cronica è la cosiddetta periartrite scapolo-omerale. Fenomeni artrosici possono verificarsi per il mantenimento di una postura scorretta o a causa di ripetuti movimenti errati, anche di lieve entità (ma per periodi prolungati), che coinvolgono il movimento della spalla piuttosto che della scapola (es. casalinghe).
Il gomito è interessato da patologie acute (traumi) oppure da movimenti che portano ad un sovraccarico dell’articolazione (es. gomito del tennista).
Il polso e le dita sono interessati da patologie locali con scarsa relazione alle dinamiche posturali, se non come conseguenza secondaria di eventi a catena dipendenti da situazioni alterate a livello superiore (collo, spalle, vedi sopra).

Correzione dei problemi degli arti superiori
Possibilità di intervento dall’esterno: agopuntura, massaggio (Tui Na), osteopatia, ecc.
Il soggetto può contribuire attivamente attraverso:

la pratica regolare di esercizi atti a mantenere gli atteggiamenti posturali corretti, correggendo gli eventuali errori e possibilmente risolvendo i problemi fisici.
Particolarmente utili possono rivelarsi esercizi fondamentali di qigong e delle arti marziali interne cinesi.

Video degli esercizi

1. Esercizi per il collo

 

2. Esercizi di sblocco delle scapole e di attivazione energetica degli arti

 

3. Esercizi di rilassamento

 

4. Esercizi di rinforzamento dei polsi e delle dita
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