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L'ampolla di Asclepio - Il respiro (2)

PRANAYAMA: esercizi di Yoga per imparare a respirare

di Maria Antonietta Lamacchia, esperta in psicosomatica, Naturopatia e tecniche di rilassamento

Nel nostro un mondo corriamo troppo, siamo troppo veloci e finiamo con essere soffocati da "troppo stress": IMPARIAMO A RESPIRARE, impariamo a rilassarci, impariamo a meditare!! RICONCILIAMOCI CON LA NATURA. Polmone, aria, "respiro" sono sinonimi di vita. Noi nasciamo con un "inspirazione" e terminiamo la nostra vita con un "espirazione"! Quindi la nostra vita è regolata dalle fasi della funzione respiratoria. Osserviamoci e proviamo a mettere a riposo gli "ormoni stress", visto che non siamo abituati a rilassarci. Infatti ci sembra così difficile la parola meditazione tanto da non poterla introdurre nel quotidiano. Invece è piu" semplice del previsto: provando a SENTIRE il respiro, la sensazione delle narici, l'alzarsi e abbassarsi dell'addome mentre respiriamo, concentrando la nostra attenzione sul nostro respiro, diveniamo consapevoli di ogni atto respiratorio; l'aria che entra, l'aria che esce. Il respiro consapevole (chiamato REBIRTHING) può aiutarci a star bene, a mantenere sana a lungo la nostra salute, è utile nell'ansia, nel mal di testa, negli attacchi di panico, ecc...
Focalizzandoci sul respiro portiamo l'attenzione sul dentro e fuori. Così importante il simbolismo del dentro-fuori!! Come ci ricorda OSHO:

"NON DISTRARRE LA MENTE E PORTALA IN ATTENZIONE SOLO SUL RESPIRO. TUTTO E' DISTRAZIONE!! DEVI INTRODURRE UNA NUOVA QUALITA': LA CONSAPEVOLEZZA. NON FARE SFORZI, DIVENTERAI CONSAPEVOLE [...]"

Osservando il respiro succedono miracoli!!Non devi fare nulla. Lascia andare. Il nn lasciar andare è fare qualcosa, come il fare, pensare e avere sensazioni... Tu semplicemente esisti. Rilassati. "LA MEDITAZIONE E' LA DANZA DELLA TUA ENERGIA E IL RESPIRO LA CHIAVE [...]" (OSHO). E' ben evidente da tutto cio che con brevi e semplici tecniche di respirazioni da praticare ogni giorno, si prevengono in queso modo disturbi e disagi.

 

ESERCIZIO 1: VAYU PRANAYAMA
Lo YOGA, ad esempio, con la tecnica del respiro del VENTO, VAYU PRANAYAMA, ci insegna a gestire situazioni di tensione particolare che non riusciamo a mandar via. Utile anche nell'insonnia. Vayu è il Vento, il Purificatore che accompagna gli Yogin nella realizzazione della pace del corpo e della mente. Un importante Pranayama, il controllo delle energie vitali attraverso il respiro è legato al Signore del Vento, Vayu.

Come si esegue
Si può star seduti a gambe incrociate o anche distesi nel letto. Inspirate lentamente e profondamente, senza sforzo, dal naso, percependo l'aria che entra fresca e sottile attraverso le narici che si dilatano. Espirare dalla bocca con le labbra che si riuniscono verso il centro, mantenendo una piccola fessura circolare dove la lingua si avvicina per provocare un sibilo simile al suono del vento. Questo sibilo accompagna lo svuotarsi dei polmoni, lento e graduale. Continuare a respirare così per circa cinque minuti, tempo in cui si dovrebbe avvertire una sensazione molto piacevole e rilassante, una specie di torpore che porta al sonno. Ecco perché utile sopratutto nell'insonnia.Non deve mai esserci sforzo nel respiro, ma tutto deve avvenire naturalmente. Bisogna riprovarlo con pazienza il giorno dopo in caso non dovesse far arrivare subito il sonno alla prima esecuzione.

 

ESERCIZIO 2: BRAMARI PRANAYAMA
Poi c'è il respiro dell'APE, BRAMARI PRANAYAMA, più difficile del precedente,ma è eccezionale perchè porta, naturalmente, in uno stato di meditazione, se eseguito per lungo tempo. Facendolo per qualche minuto facilita il sonno e il rilassamento profondo di mente e corpo.

Come si esegue
Tenere una posizione corretta a gambe incrociate e con il busto ben dritto. Sia in inspirazione che in espirazione. Emettere un suono, contraendo la glottide, proprio simile al ronzio di una grossa ape. E' importante non rinunciare ai primi insuccessi: è facile che il ronzio venga emesso nell'atto di espirazione, mentre è più difficile emetterlo nella fase di inspirazione. Sarà comunque soltanto il suono uguale  delle due fasi del respiro a indicare che il PRANAYAMA è corretto!!

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